Sicuramente Intel non è uno di quei titoli dove si può andare in un forum o su un gruppo whatsapp a tema finanziario e proclamare ottimismo nei suoi confronti con una certa sicurezza (anche se io l’ho fatto 🙂 ) .
Il titolo è stato martoriato da quasi un anno e il sentimento degli investitori non sembra essere cambiato perchè continua ad avere notizie non apparentemente confortanti.Â
Ultimamente, per esempio, gli analisti di JPMorgan che si sono uniti al coro delle voci pessimiste a Wall Street a inizio Novembre non hanno aiutato il gruppo dei tori. Nel caso in cui non avessi ricevuto la notifica, gli analisti di JPMorgan hanno emesso un temuto doppio downgrade nei contronti di INTC. Hanno declassato il titolo Intel e hanno dimezzato il loro obiettivo di prezzo sulle azioni da $ 64 a $ 32.Â
Allo stesso tempo,  Vanguard , BlackRock  , State Street e altri investitori avrebbero allungato le loro previsioni di investimento nel titolo INTC. Da questo punto di vista vale anche la pena notare che il CEO Pat Gelsinger e il membro del consiglio Lip-Bu Tan sono entrambi grandi azionisti di Intel.
Che effetto ha avuto l’andamento negativo di Intel? Il raggiungimento del bottom ha creato un generale senso di pessimismo e una necessità di ristrutturazione all’interno della società . Uno delle prime azioni che si fatto quando bisogna ricostruire sono i tagli che solitamente toccano il personale. I licenziamenti non saranno piacevoli ma sono un segno che il management di Intel sta facendo ciò che è necessario per trasformare l’azienda e ricostruire la fiducia negli investitori di azioni INTC.
Dopo un euforico 2021, gli investitori ricorderanno il 2022 come l’anno del naufragio di Big Tech. I titoli dei semiconduttori sono stati particolarmente penalizzati ma in generale tutto il settore tecnologico che ha giovato nel periodo di pandemia, ha subito un duro colpo durante il 2022. Intel sembra rimanere bloccata e in stallo anche con l’avvicinarsi del nuovo anno.
Sembra che la notizia dei licenziamenti di Intel sia un segnale dell’imminente rovina dell’azienda ma in realtà è un segno che il management di Intel è pronto a rimettersi in gioco e ricreare una macchina che funziona bene. Gli investitori dovrebbero essere dell’umore giusto per acquistare, non vendere; dovrebbero tener sempre presente che intel è un colosso dei microchip, ha fatto la storia delle CPU ed è ancora il maggior produttore al mondo di processori per PC e Server.Â
Â
I licenziamenti di Intel sono una cattiva notizia? Sicuramente per chi si ritrova senza un lavoro la risposta è SI! Per gli azionisti di Intel la riduzione dell’organico è una mossa sensata e necessaria.
La società  ha annunciato licenziamenti imminenti a ottobre come parte del rapporto sugli utili del terzo trimestre di Intel: la riduzioni dei costi avrà un valore di 3 miliardi di dollari per l’anno prossimo.
Questo fa parte del doloroso processo di riduzioni delle spese che stanno attuando un po’ tutte le big tech per assorbire il duro colpo del mercato . Spesso migliorare i profitti non significa solo generare maggiori entrate o vendere di più ma si tratta anche di contenere i costi, compresi quelli associati al capitale umano.
Come abbiamo accennato prima, il 4 novembre, il direttore Lip-Bu Tan ha acquistato 1.854 azioni a un prezzo medio di $ 27,49 per azione dopo aver posseduto in precedenza solo 500 azioni. Quattro giorni dopo, Tan ha acquistato altre 48.416 azioni a un prezzo medio di $ 27,97. Successivamente, il 16 novembre, ha effettuato il suo più grande acquisto: ha raccolto 50.000 azioni a un prezzo medio di $ 29,48, portando la sua proprietà totale a 100.500 azioni.Â
Tan non è l’unico dirigente di Intel che si sente ottimista: il 31 ottobre, il CEO Pat Gelsinger ha acquistato 8.830 azioni a un prezzo medio di $ 28,15. Lo stesso giorno, ha anche convertito 6.779 azioni di azioni vincolate in 6.779 azioni ordinarie e ha venduto 3.362 azioni al prezzo di $ 28,62. A seguito dell’acquisto e della conversione, Gelsinger possiede ora 266.530 azioni attraverso la sua fiduciaria e direttamente 96.049 azioni .Â
Â
La domanda che possiamo fare è : perché questi dirigenti stanno acquistando?
Ad agosto, il presidente Joe Biden ha firmato la legge sulla creazione di incentivi per la produzione di semiconduttori in America (CHIPS). CHIPS ha lo scopo di aumentare la produzione di tecnologia interna e fornirà 39 miliardi di dollari in particolare per le aziende di semiconduttori . Intel non dovrebbe ricevere capitali dal CHIPS Act fino al prossimo anno… ma è proprio dietro l’angolo.
Il CHIPS Act probabilmente aiuterà a finanziare la missione in corso di Intel per costruire due strutture a New Albany. Con l’aiuto di CHIPS, la sede di New Albany potrebbe diventare una delle più grandi strutture di chip al mondo.Â
Siete ancora così pessimisti sulle azioni Intel ?Â
Intel sta assistendo a una dolorosa pressione della borsa ma al prezzo attuale ($ 28) sembra molto appetitoso dato che il titolo INTC è quasi il 60% al di sotto del massimo di questo decennio.Â
Gli analisti prevedono un calo del 15% delle entrate quest’anno e un calo del 4% l’anno prossimo. Per quanto riguarda i guadagni, le stime prevedono un enorme calo del 64% quest’anno e un calo del 4% nel 2023.
Tuttavia, ormai a fine 2022, l’attenzione sta iniziando a spostarsi sul declino non così negativo del prossimo anno.Â
Le previsioni 2023 sono negative ma non come quelle del 2022 e non da giustificare una discesa così rapida e poi Intel ci può sempre stupire: basterebbe un posizionamento migliore sul mercato delle sue nuove GPU ARC o una nuova generazione di CPU che possano far ritornare Intel leader indiscusso di mercato.Â
Pensate al mercato azionario nel marzo del 2009 come esempio da tenere sempre a mente: i tori sono stati derisi in quel momento, ma avevano ragione al 100%. Intel non è un titolo che può sparire dall’oggi al domani : è stato , è e sarà ancora per molto un colosso e leader mondiale per le CPU e microchip. Il know how in questo settore non lo impari molto velocemente; sono processi di ricerca e sviluppo che durano decenni e poi il Nome sul mercato sappiamo tutti che fa la differenza e non è semplice averlo: per molti di noi la parola processore è legata al nome Intel. Â
