Si arricchisce di nuovi particolari la vicenda GAMESTOP. Sotto attacco la piattaforma di trading Robinhood.
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Il fatto rilevante del giorno è che diversi brokers ed in primis la piattaforma Robinhood, una delle più utilizzate negli stati Uniti, hanno limitato le operazioni a leva su alcune azioni. Oltre alla già citata e nota GameStop ci sono titoli come BlackBerry o la catena di sale cinema Amc.
Questa decisione sembrerebbe aver determinato un calo dei titoli interessati con flessioni attorno al 40%.
Interessante però vedere e capire la reazione violenta dei singoli investitori che dapprima si sono scagliati contro la piattaforma e successivamente hanno lanciato un affronto agli hedge Funds
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Adesso bisognerà capire realmente quale sarà il seguito e come procederanno gli enti regolatori.
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Robinhood ha la caratteristica di non far pagare commissioni per la compravendita di titoli; il proprio punto di forza, oltre a quello di aver reso particolarmente semplice e accattivante operare sui mercati finanziari, è quello di aver reso l’investimento in borsa un “gioco” alla portata di tutti.
Robinhood non richiede fee sulle transazioni motivo per cui la domanda di chi ci sia dietro alla sponsorizzazione di tale business viene spontanea. Un’indiziato è sicuramente il fondo speculativo Citadel che gestisce ed indirizza gli immensi flussi finanziari derivanti dagli investitori retail.
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Nei tanti commenti che si leggono in queste ore sui blog sono in molti ad ipotizzare che sia stato proprio Citadel a spingere Robinhood a limitare l’operatività sui titoli in questione.
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La società Robinhood avrebbe dovuto quotarsi nel 2021, staremo a vedere…