Che di questi tempi non ci si annoi in borsa è una certezza, mentre che si possa investire in maniera sicura assolutamente no.
Molti iscritti ci hanno chiesto una visione sui mercati del 2022, e noi come al solito condividiamo le nostre idee che vengono pazientemente aggregate con alcuni grafici, non esaustivi ma sicuramente interessanti e da inserire nei vostri indicatori macro per i prossimi mesi.
Sorvegliati speciali sono i rendimenti dei tassi di interesse a breve, che potete vedere in questo grafico in forma di spread US10Y-USO2Y. In blu la differenza tra i rendimenti e in arancione il future del SP500 (ES1!). Di fatto un rialzo del tasso a breve tende a contrarre l’SP500, come gli anni dopo il 2008.

Non è difficile vedere una correlazione inversa, tuttavia non è tutta la storia. Abbiamo aggiunto un ETF basato sui future del petrolio che mostra quanto interesse ci sia al momento per intenderlo come Store of Value (CRUD). Nei grafici che seguono potete vedere anche l’ETF del settore Energy che dal 3 gennaio segue andamento opposto dell’SP500 (in blu XLE e in Arancione SP500). Siamo lontanissimi dai valori post 2008 che hanno lateralizzato fino al 2014/15.


Aggiungiamo un altro pezzetto del puzzle mostrandovi come il rapporto tra VUG (ETF delle Growth Stocks) e VTV (ETF delle Value Stocks) ha in favore le Value Stocks, ovvero assetti più conservativi e che tendono a trattenere valore intrinseco nei momenti più volatili. In entrambi i grafici potete notare i volumi delle ultime settimane, molto piu alti del solito.

Questa breve analisi ci porta a considerare assetti stabili e di valore intrinseco più alto, oppure assetti speculativi che ci permettono di andare short senza avere troppa esposizione al mercato dei futures direttamente, accettando di pagare una percentuale apprezzabile per questo servizio.
A titolo esemplificativo vi segnaliamo l’ETF inverso del SP500, ovvero SPDN, con delle fees di 0.50%, tra le più basse per questo tipo di ETF.

Potete vedere nel grafico l’AT tecnica di SPDN, che rappresenta uno strumento speculativo di breve periodo da considerare nei momenti di panico dei mercati. Le soglie volumetriche ci raccontano una storia chiara sulle resistenze, ma non ci danno segnale per ora. Un’ottima operazione sarebbe stata sicuramente quella della scorsa settimana, ma teniamo sulla watchlist questa possibilità per sfruttarla al prossimo panico sui mercati, seguendo sempre le strategie personali. Una rottura della soia 15.42USD potrebbe trovare poca resistenza almeno fino ai 17.50USD. Infine, vi riproniamo un ETF che seguiamo sempre e che ci ha dato molte soddisfazioni, il VXX. L’AT su questo sottostante e’ ancora valida e le resistenze piu’ che mai attuali.

