La recente escalation della tensione commerciale tra l’amministrazione Trump e Apple (Nasdaq : AAPL) rappresenta un momento cruciale non solo per il colosso tecnologico di Cupertino, ma per l’intero ecosistema dei mercati finanziari globali. L’ultimatum del presidente americano, che minaccia dazi del 25% sui dispositivi iPhone non prodotti negli Stati Uniti, va ben oltre una semplice disputa commerciale e tocca le fondamenta stesse della globalizzazione industriale che ha caratterizzato gli ultimi tre decenni.Per comprendere la portata di questa sfida, dobbiamo partire da una considerazione fondamentale: Apple non produce attualmente nemmeno un iPhone negli Stati Uniti per la vendita commerciale. L’80% della produzione avviene in Cina, principalmente attraverso Foxconn, mentre il restante 20% è localizzato in India. Questa distribuzione geografica non……
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