La recente pubblicazione dei risultati finanziari di Trip.com Group (Nasdaq : TCOM) ha creato un enigma che sta facendo discutere… Da un lato, numeri che superano le aspettative; dall’altro, un crollo in borsa dell’11,38% che racconta una storia ben diversa. Cosa si nasconde dietro questa apparente contraddizione? 

Il 24 febbraio 2025, Trip.com Group ha alzato il sipario sui risultati del quarto trimestre e dell’intero anno fiscale 2024. I numeri, a prima vista, brillano: ricavi netti di 12,7 miliardi di RMB (1,75 miliardi di dollari), superando le previsioni degli analisti di 1,69 miliardi di dollari e segnando una crescita del 23% rispetto all’anno precedente. L’utile per azione non-GAAP ha toccato quota 0,60 dollari, lasciandosi alle spalle le aspettative di 0,52 dollari, mentre l’utile netto è balzato a 2,2 miliardi di RMB (300 milioni di dollari) rispetto ai 1,3 miliardi del Q4 2023. Anche l’EBITDA rettificato mostra segni di miglioramento, raggiungendo i 3,0 miliardi di RMB (408 milioni di dollari).

Eppure, nonostante questi risultati apparentemente stellari, il mercato ha reagito con una freddezza sorprendente. Per decifrare questa disconnessione, dobbiamo scavare oltre la superficie dei numeri e comprendere le correnti sotterranee che guidano le percezioni degli investitori.

Un primo campanello d’allarme risuona quando si confrontano i risultati con il trimestre precedente: i ricavi sono calati del 20%, mentre l’utile netto è precipitato da 6,8 miliardi di RMB a 2,2 miliardi. Certo, l’azienda attribuisce questa flessione alla stagionalità, ma le dimensioni del declino sollevano interrogativi sulla stabilità della crescita a lungo termine. È come se gli investitori, guardando il calendario, si aspettassero un cambiamento di stagione più graduale, non una tempesta improvvisa.

Scorrendo le voci di spesa, emergono ulteriori motivi di preoccupazione. Le spese di vendita e marketing sono schizzate verso l’alto del 45% su base annua, divorando 3,4 miliardi di RMB (462 milioni di dollari) e rappresentando ben il 26% dei ricavi netti trimestrali. Questo vertiginoso aumento suggerisce che Trip.com stia alimentando la propria crescita con iniezioni sempre più massicce di capitale, come un corridore che deve aumentare lo sforzo per mantenere lo stesso ritmo. Anche le spese per lo sviluppo prodotti (+16%) e quelle generali e amministrative (+19%) seguono una traiettoria ascendente che fa storcere il naso agli investitori.

Particolarmente significativo è l’incremento del costo del fatturato, cresciuto del 31% rispetto all’anno precedente, superando nettamente il tasso di crescita dei ricavi (23%). Questo squilibrio segnala una compressione dei margini lordi che potrebbe preannunciare sfide strutturali nel modello di business o pressioni competitive crescenti. È come osservare un’automobile che consuma sempre più carburante per percorrere la stessa distanza – un segnale che qualcosa nel motore potrebbe non funzionare in modo ottimale.

L’analisi dei diversi segmenti di business rivela una crescita disomogenea: mentre le prenotazioni alberghiere volano con un +33%, il ticketing dei trasporti cresce più modestamente (+16%), i pacchetti turistici segnano un +24% e i viaggi aziendali si accontentano di un +11%. Questa disparità potrebbe riflettere mutamenti nei comportamenti dei consumatori o transizioni strategiche in corso, aggiungendo un ulteriore strato di complessità al puzzle.

Sul fronte internazionale, Trip.com mostra muscoli impressionanti: le prenotazioni di hotel e biglietti aerei per l’estero superano del 20% i livelli pre-COVID del 2019, le prenotazioni sulla piattaforma OTA internazionale galoppano con un balzo di oltre il 70% anno su anno, e i viaggi in entrata raddoppiano con una crescita superiore al 100%. Questa espansione globale, sebbene promettente, porta con sé sfide significative in termini di costi di acquisizione clienti e complessità operative. L’azienda sta conquistando nuovi territori, ma a quale prezzo?

Le dichiarazioni del CEO James Liang durante la presentazione dei risultati puntano decisamente verso il futuro: investimenti in intelligenza artificiale e promozione del turismo in entrata sono i pilastri della strategia aziendale. Ma l’assenza di una guidance dettagliata per il 2025, unita a una previsione di crescita ambiziosa del 48-52% per il primo trimestre, lascia gli investitori in bilico tra entusiasmo e scetticismo. È come promettere un raccolto eccezionale senza specificare come si intende affrontare le sfide meteorologiche all’orizzonte.

Un raggio di sole per gli azionisti arriva dall’annuncio di un programma di riacquisto di azioni per un valore fino a 400 milioni di dollari e di un dividendo ordinario in contanti di circa 200 milioni di dollari (0,30 dollari per azione ordinaria o per ADS). Tuttavia, questa generosità potrebbe essere interpretata in chiave duplice: da un lato, un premio per la fedeltà degli investitori; dall’altro, un segnale che l’azienda fatica a trovare opportunità di investimento sufficientemente redditizie per il proprio capitale. È come se un’azienda in forte crescita decidesse improvvisamente di restituire parte del capitale agli azionisti anziché reinvestirlo completamente – un cambio di rotta che merita attenzione.

Il contesto macroeconomico in cui naviga Trip.com aggiunge ulteriore complessità all’equazione. La ripresa economica cinese mostra segni di affaticamento, con il mercato immobiliare in difficoltà e consumi interni sotto pressione. Nonostante la resilienza del settore viaggi, permangono dubbi sulla sostenibilità della domanda nel lungo periodo, specialmente di fronte a una concorrenza sempre più agguerrita. L’espansione internazionale, sebbene promettente, espone l’azienda a rischi geopolitici, fluttuazioni valutarie e confronto diretto con giganti globali come Booking Holdings ed Expedia. Trip.com è come un veliero che punta verso nuovi orizzonti, ma deve navigare attraverso acque sempre più agitate.

La correzione del prezzo delle azioni (-11,38%) può essere letta attraverso lenti diverse: un’opportunità per gli investitori pazienti o un razionale aggiustamento delle aspettative? Nel breve termine, la volatilità potrebbe persistere mentre il mercato digerisce completamente i risultati e attende i prossimi sviluppi. Gli occhi degli investitori sono già puntati sui dati del primo trimestre 2025, che fungeranno da cartina di tornasole per confermare o smentire le preoccupazioni attuali.

Nel medio-lungo termine, il destino di Trip.com dipenderà dalla sua capacità di ottimizzare le spese di marketing mantenendo un’efficiente acquisizione clienti, integrare efficacemente le tecnologie AI per migliorare l’esperienza utente e l’efficienza operativa, bilanciare crescita e redditività nell’espansione internazionale, mantenere il vantaggio competitivo attraverso l’innovazione, e diversificare le fonti di ricavo per ridurre la dipendenza da segmenti o mercati specifici.

I risultati del quarto trimestre 2024 di Trip.com Group dipingono dunque un quadro dai colori contrastanti: luci e ombre si alternano, creando un mosaico complesso che richiede un’analisi sfumata. L’azienda ha certamente superato le aspettative degli analisti, ma le preoccupazioni sulla sostenibilità della crescita, sui costi in aumento e sulla pressione competitiva gettano un’ombra sulle prospettive future.

La reazione negativa del mercato, più che un rifiuto dei risultati trimestrali in sé, sembra riflettere timori più profondi riguardo al percorso che l’azienda dovrà intraprendere per mantenere la propria traiettoria di crescita. Gli investitori sembrano temere che Trip.com si trovi davanti a un bivio: continuare a crescere a ritmi sostenuti ma a costo di investimenti sempre maggiori, o rallentare preservando i margini. È un equilibrio delicato che richiederà mani ferme al timone.

Le misure di restituzione del capitale annunciate rappresentano un dolce momentaneo, ma il vero piatto forte sarà la capacità dell’azienda di dimostrare, nei prossimi trimestri, che può continuare a crescere in modo efficiente e redditizio. Solo allora il mercato potrebbe riconsiderare la sua posizione e premiare nuovamente il titolo con una valutazione al rialzo. Nel frattempo, investitori e analisti restano con gli occhi puntati su Trip.com, pronti a cogliere i segnali che indicheranno quale direzione prenderà questo affascinante viaggio finanziario.

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