Dal 27 al 31 ottobre 2025, Wall Street si prepara a vivere quella che molti analisti definiscono la settimana più importante dell’anno. A rendere questo appuntamento così cruciale è la convergenza di tre fattori che raramente si manifestano simultaneamente: le trimestrali di tutte le principali Big Tech, una decisione sui tassi della Federal Reserve e un incontro al vertice USA-Cina che potrebbe rimodellare gli equilibri commerciali globali.
Il punto di partenza è una cifra che fa girare la testa: oltre 300 miliardi di dollari investiti dalle grandi aziende tecnologiche in infrastrutture per l’intelligenza artificiale, una corsa agli armamenti digitale che ricorda la competizione spaziale del secolo scorso. Ma adesso gli investitori vogliono vedere risultati concreti. Il mercato vuole capire se questi investimenti colossali si stanno già trasformando in profitti reali o se stiamo assistendo alla costruzione di una delle bolle speculative più grandi della storia finanziaria moderna.
Il paradosso in cui ci troviamo è affascinante: gli indici stanno toccando massimi storici, eppure il sentiment degli investitori oscilla tra paura e paura estrema. Questa percezione non è infondata se consideriamo che il 75% dei guadagni dell’S&P 500, l’80% dei profitti e addirittura il 90% delle spese in conto capitale provengono dal settore dell’intelligenza artificiale. Morgan Stanley e numerose altre case d’investimento hanno espresso apertamente le loro preoccupazioni: quando il destino del mercato dipende da un numero così ristretto di società, il rischio sistemico aumenta esponenzialmente.
Alphabet (GOOGL), il gigante della ricerca online ha visto le sue azioni salire del 60% nell’ultimo anno, scambiando ai massimi storici con un rapporto prezzo/utili forward di 26, significativamente superiore alla media storica di 21,6. La società si trova in territorio di sopravvalutazione, un dato inusuale per un’azienda che storicamente ha quasi sempre trattato a sconto. La preoccupazione più grande non viene dai multipli di valutazione, ma dalla minaccia competitiva rappresentata dall’intelligenza artificiale conversazionale che potrebbe mettere in discussione il monopolio nella ricerca online per la prima volta in oltre due decenni.
Sul fronte di Amazon (AMZN), il colosso dell’e-commerce, la situazione è meno entusiasmante nei numeri ma più interessante nelle prospettive. Il titolo ha guadagnato solo il 2% dall’inizio dell’anno, performance modesta rispetto ai concorrenti. Quello che lo rende intrigante è il potenziale inespresso: con un rapporto prezzo/crescita appena sotto 2 e aspettative di forte accelerazione nel free cash flow quando le spese in conto capitale si normalizzeranno, potremmo trovarci di fronte a un’opportunità sottovalutata. La crescita prevista del 20% annuo, se confermata, potrebbe trasformare quella che oggi appare come una valutazione corretta in un vero affare.
Apple (AAPL) ha vissuto una resurrezione quasi miracolosa nelle ultime settimane. I dati di Counterpoint Research hanno certificato un successo clamoroso per l’iPhone 17: nei primi dieci giorni di disponibilità, le vendite sono state superiori del 14% rispetto al modello precedente in USA e Cina, con il mercato cinese che ha visto le vendite del modello base quasi raddoppiate. Il successo è spiegabile: per la prima volta il modello base incorpora caratteristiche premium come il display ProMotion a 120Hz, storicamente riservate ai modelli Pro, a prezzi stabili nonostante inflazione e dazi. Loop Capital ha alzato il prezzo obiettivo da 226 a 315 dollari.
Tuttavia, la valutazione presenta criticità. Con un rapporto prezzo/utili forward di 34 e un rapporto prezzo/crescita di 3,6 che rappresenta un premio del 100% rispetto al settore, le metriche sono allungate. Gli investitori stanno scommettendo che l’azienda manterrà tassi di crescita elevati per molti anni, una scommessa rischiosa per un’azienda della sua dimensione.
Nel settore dei pagamenti digitali troviamo PayPal (PYPL) con una storia diversa: titolo crollato del 14% nell’ultimo anno, ma con valutazioni interessanti. Un rapporto prezzo/utili forward di 12,1 e un rapporto prezzo/crescita di 1,2, ai minimi degli ultimi anni, potrebbero rappresentare un’opportunità value classica. Se l’azienda riuscisse a ripristinare anche solo una crescita modesta, il potenziale di rialzo sarebbe significativo, con alcuni scenari che indicano un possibile raddoppio del valore.
La storia più affascinante è quella di SoFi Technologies (SOFI), una piccola fintech esplosa del 165% nell’ultimo anno. Con una crescita prevista del 70% per il prossimo trimestre, dimostra dinamismo straordinario. Tuttavia, con un rapporto prezzo/utili forward di 51 e un premio del 733% rispetto al settore, la valutazione è decisamente ricca e qualsiasi passo falso potrebbe essere punito severamente.
Oltre alle singole società, i fattori macroeconomici renderanno questa settimana cruciale. La Federal Reserve dovrebbe annunciare un taglio dei tassi e possibilmente la fine del quantitative tightening, un cambiamento significativo che potrebbe supportare i titoli tecnologici ad alta crescita. L’incontro USA-Cina rappresenta la vera incognita. Gli analisti concordano che il rapporto rischio-rendimento non sia favorevole: lo scenario più probabile è uno status quo già scontato nei prezzi, mentre uno scenario negativo con nuove tariffe potrebbe innescare vendite significative.
Le stime indicano che le principali società tecnologiche spenderanno 2,8 trilioni di dollari nei prossimi quattro anni per l’infrastruttura AI. Le previsioni sono passate da 235 miliardi di dollari a gennaio a 363 miliardi nelle discussioni recenti. Gli investitori vogliono vedere ritorni concreti, e le società dovranno dimostrare che questi investimenti si stanno traducendo in crescita reale dei ricavi e dei margini operativi.
La concentrazione rappresenta un rischio sistemico: le prime dieci società pesano quasi il 40% dell’S&P 500. È una situazione che ricorda altre bolle speculative del passato, anche se i fondamentali sono più solidi. Gli analisti prevedono tassi di crescita degli utili del 14,9%, 17,5% e 19,7% per i prossimi trimestri: aspettative elevate che lasciano poco margine per delusioni.
L’S&P 500 ha guadagnato oltre il 14% dall’inizio dell’anno, ma la storia finanziaria insegna che periodi prolungati di rendimenti eccezionali sono seguiti da fasi di correzione altrettanto violente. Molti gestori patrimoniali stanno consigliando un approccio più conservativo. Questa settimana rappresenta un vero test per la narrativa dell’intelligenza artificiale: se i risultati confermeranno che gli investimenti si traducono in profitti tangibili, potremmo vedere un rally verso nuovi massimi. Al contrario, delusioni potrebbero innescare correzioni del 20-30%.
Il sentiment degli investitori è già nella zona della paura nonostante i massimi storici, suggerendo che molti sono posizionati in modo difensivo. Questo potrebbe limitare il potenziale di ribasso in caso di notizie negative, ma anche amplificare il rialzo in caso di sorprese positive.
Questa settimana dal 27 al 31 ottobre 2025 si configura come uno di quei momenti cruciali che gli storici dell’economia studieranno negli anni a venire. Sarà la settimana in cui capiremo se la rivoluzione dell’intelligenza artificiale è reale o se stiamo vivendo in una bolla destinata a scoppiare. Per gli investitori rappresenta un momento di decisione strategica: mantenere le posizioni, prendere profitti, o aumentare l’esposizione.
Qualunque sia l’esito, questa settimana avrà implicazioni profonde per i mercati nei mesi a venire. Gli investitori dovranno monitorare non solo i numeri grezzi, ma anche i dettagli nei comunicati stampa, le sfumature nei commenti dei CEO e soprattutto la reazione dei mercati. In un ambiente di valutazioni elevate e aspettative ancora più alte, anche buone notizie potrebbero non essere sufficienti.
Prepariamoci a una settimana di emozioni forti e volatilità elevata. Il mercato sta per pronunciare la sua sentenza sulla scommessa più grande della storia del capitalismo moderno: l’intelligenza artificiale. Per gli investitori preparati, consapevoli e disciplinati, questa settimana potrebbe rappresentare un’opportunità straordinaria. L’importante è avere un piano, rispettarlo, e non farsi travolgere dalle emozioni che inevitabilmente accompagneranno questi giorni cruciali.
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