Il mercato azionario ha mostrato nuovamente la sua natura implacabile. Block Inc. (NYSE: XYZ), la società di pagamenti digitali guidata da Jack Dorsey, ha visto le sue azioni crollare del 17% all’apertura delle contrattazioni di oggi, in seguito alla pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2024. Un crollo che solleva importanti interrogativi sulle reali prospettive di crescita dell’ex enfant prodige della tecnologia finanziaria.
Sebbene la leadership dell’azienda abbia cercato di dipingere un quadro di continua espansione e trasformazione strategica, gli investitori hanno chiaramente percepito segnali preoccupanti nascosti tra i numeri. Ma cosa ha realmente provocato questa reazione così violenta del mercato?
La verità amara emerge confrontando le aspettative con la realtà . Gli analisti avevano previsto ricavi per $6,29 miliardi nel quarto trimestre, ma Block ha consegnato “solo” $6,03 miliardi, con un aumento del 4,5% rispetto all’anno precedente. Un incremento che, in tempi normali, potrebbe sembrare rispettabile, ma che appare decisamente sottotono per un’azienda che ha costruito la propria narrativa attorno a una crescita esplosiva.
Ancora più deludente è stato l’utile per azione rettificato, fermo a $0,71, significativamente al di sotto delle aspettative di $0,87. Questa discrepanza ha immediatamente sollevato dubbi sulla capacità dell’azienda di monetizzare efficacemente la propria base clienti in espansione.
Ma il vero campanello d’allarme, quello che ha fatto tremare gli investitori più esperti, è la marcata decelerazione della crescita del profitto lordo. Un indicatore fondamentale che è sceso al 14% su base annua nel quarto trimestre 2024, rispetto al ben più robusto 22% registrato nel quarto trimestre 2023. Un rallentamento che potrebbe segnalare l’ingresso in una nuova, meno entusiasmante fase della storia aziendale di Block.
Guardando sotto la superficie, entrambi i pilastri su cui si regge l’impero di Dorsey mostrano segni di affaticamento. Cash App, l’applicazione di pagamenti peer-to-peer che si è trasformata in un vero e proprio ecosistema finanziario per i consumatori, ha registrato una crescita del profitto lordo del 16% nel quarto trimestre, un risultato che impallidisce rispetto al vigoroso 25% dell’anno precedente.
Square, la divisione dedicata ai commercianti, non se la passa meglio, con una crescita del profitto lordo limitata al 12%, in calo rispetto al 18% del quarto trimestre 2023. Un dato particolarmente preoccupante considerando gli investimenti significativi realizzati per espandere la presenza internazionale e attrarre venditori di dimensioni maggiori.
A prima vista, l’utile netto trimestrale di $1,95 miliardi potrebbe sembrare impressionante. Tuttavia, questo risultato è largamente gonfiato da elementi straordinari che mascherano la realtà operativa sottostante. Come la stessa azienda ammette nelle note a piè di pagina, questo dato include “benefici fiscali una tantum di $1,9 miliardi” derivanti principalmente dal rilascio di accantonamenti per svalutazione associati ad attivi fiscali differiti.
Inoltre, l’utile ha beneficiato di un guadagno da rivalutazione dell’investimento in bitcoin di $252 milioni, un elemento volatile e non direttamente correlato alle performance operative dell’azienda. Spogliando questi effetti straordinari, la realtà appare meno rosea.
Particolarmente allarmante è stato il crollo del flusso di cassa libero rettificato nel quarto trimestre, diventato addirittura negativo a -$191 milioni, un drastico peggioramento rispetto ai $496 milioni positivi del trimestre precedente. Questo dato solleva interrogativi sulla capacità dell’azienda di generare liquidità in modo sostenibile, soprattutto in un contesto di tassi d’interesse elevati che penalizza le aziende con flussi di cassa inconsistenti.
Jack Dorsey ha puntato molto sulla trasformazione di Cash App in un vero e proprio sostituto delle banche tradizionali, con la strategia denominata “Bank our Base”. I progressi in questa direzione appaiono però lenti. Nonostante l’azienda abbia evidenziato con orgoglio un aumento del 25% negli utenti con accredito diretto dello stipendio, questi ammontano ancora a soli 2,5 milioni, una frazione minima dei 57 milioni di utenti attivi mensili di Cash App.
In un mercato dove le aspettative sono tutto, questa lentezza nell’esecuzione di una strategia centrale ha inevitabilmente alimentato il pessimismo tra gli investitori, che iniziano a chiedersi se le ambizioni di Dorsey siano realisticamente realizzabili nei tempi promessi.
Il rallentamento della crescita non avviene in un vuoto competitivo. Block deve ora confrontarsi con un ecosistema di pagamenti digitali e servizi finanziari sempre più saturo, dove giganti come PayPal, Venmo, e persino le banche tradizionali stanno intensificando i loro sforzi per conquistare la stessa base clienti.
Anche nel suo mercato domestico, Block mostra segni di affaticamento. Il volume di pagamento lordo (GPV) di Square negli Stati Uniti è cresciuto appena del 6,9%, suggerendo una possibile saturazione che potrebbe limitare le opportunità di espansione future. L’azienda sta ottenendo risultati migliori a livello internazionale, con una crescita del GPV del 25%, ma l’espansione globale comporta sfide e costi aggiuntivi che potrebbero pesare sulla redditività nel breve termine.
Dorsey non ha mai nascosto la sua visione a lungo termine. Nella lettera agli azionisti, ha spiegato che l’azienda ha “trascorso l’ultimo anno esaminando criticamente la nostra organizzazione e apportando modifiche per poter costruire molto più velocemente”. Parole che risuonano di ambizione e determinazione, ma che al contempo riconoscono implicitamente che la trasformazione richiede tempo e investimenti significativi.
Block ha aumentato le spese di marketing per Square di oltre il 60% su base annua nel quarto trimestre, un investimento massiccio che non ha ancora prodotto i ritorni sperati. Ha introdotto una nuova app unificata per i venditori e sta investendo pesantemente in iniziative legate all’intelligenza artificiale. Tutti passi potenzialmente saggi nel lungo termine, ma che nel frattempo pesano sui risultati finanziari immediati.
La guidance per il 2025 non ha contribuito a rassicurare gli investitori. Block prevede una crescita del profitto lordo di “almeno il 15%” su base annua, un miglioramento marginale rispetto al 14% del quarto trimestre 2024, ma inferiore a quanto molti analisti avevano sperato.
Ancora più preoccupante è la previsione per il primo trimestre 2025, che indica una crescita del profitto lordo limitata all’11%. Questo suggerisce che l’accelerazione promessa da Block arriverà , nella migliore delle ipotesi, solo nella seconda metà dell’anno, lasciando gli investitori in un limbo di incertezza per i prossimi due trimestri.
L’obiettivo dichiarato di Block di raggiungere la cosiddetta “Rule of 40” (la somma della crescita del profitto lordo e del margine operativo rettificato) entro il 2026 appare ambizioso, soprattutto considerando che la previsione per il primo trimestre 2025 indica un valore di appena 29,3%. Un divario significativo che l’azienda dovrà colmare in meno di due anni.
Cash App rimane indiscutibilmente il motore principale di Block, avendo generato $1,38 miliardi di profitto lordo nel quarto trimestre. Tuttavia, dietro questi numeri impressionanti si nascondono segnali preoccupanti. La crescita del 16% rispetto all’anno precedente, pur rispettabile in termini assoluti, rappresenta un drastico rallentamento rispetto al 25% registrato nel quarto trimestre 2023.
L’app di pagamenti peer-to-peer, che ha saputo trasformarsi in un ecosistema finanziario completo, sta mostrando i primi segni di maturità del mercato. La crescita degli utenti attivi mensili si è fermata al 2% anno su anno, raggiungendo i 57 milioni. Un plateau che solleva interrogativi sulla capacità di Cash App di continuare a espandere significativamente la propria base utenti nel mercato statunitense.
Non tutti i segnali sono negativi, però. Il profitto lordo per utente attivo ha continuato a crescere, aumentando del 13% su base annua fino a raggiungere $76 su base annualizzata. Anche gli afflussi per utente attivo sono cresciuti del 10%, attestandosi a $1.255. Questi miglioramenti nell’engagement e nella monetizzazione potrebbero compensare, almeno parzialmente, il rallentamento nella crescita della base utenti.
Un raggio di speranza arriva dall’aumento degli utenti di Cash App Card, cresciuti del 9% anno su anno fino a raggiungere 25 milioni, con un tasso di adozione salito al 44% degli utenti totali. Questa metrica è particolarmente importante perché gli utenti della carta tendono a generare ricavi più elevati e a mostrare una maggiore fedeltà al brand.
Nel febbraio 2025, Block ha iniziato a distribuire una nuova funzionalità che integra Afterpay con Cash App Card, consentendo agli utenti di rateizzare retroattivamente i loro acquisti. Un’innovazione potenzialmente dirompente che potrebbe rappresentare un nuovo vettore di crescita significativo.
“In test iniziali abbiamo osservato un’incoraggiante adozione di clienti che utilizzano Afterpay su Cash App Card per una piccola commissione, su centinaia di migliaia di utenti attivi durante il 2024”, si legge nella lettera agli azionisti. Un primo segnale positivo, ma gli investitori sembrano voler vedere risultati su scala più ampia prima di incorporare questo potenziale nelle loro valutazioni.
L’integrazione di Afterpay con Cash App rappresenta un esempio concreto delle sinergie che Block sta cercando di realizzare tra i suoi diversi business. Un’esecuzione efficace di questa strategia potrebbe riaccendere l’entusiasmo per le prospettive di crescita a lungo termine dell’azienda.
Il segmento dedicato ai commercianti, Square, ha generato $924 milioni di profitto lordo nel quarto trimestre, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. Un risultato che, come per Cash App, rappresenta un rallentamento rispetto al 18% del quarto trimestre 2023.
Il volume di pagamento lordo (GPV) è cresciuto del 10% a $58,9 miliardi, mostrando un’accelerazione rispetto ai trimestri precedenti. Tuttavia, guardando più da vicino, emerge un quadro misto: negli Stati Uniti, il mercato principale di Square, la crescita si è limitata al 6,9%, mentre a livello internazionale ha raggiunto un più robusto 25%.
Questa disparità geografica racconta una storia di maturità nel mercato domestico e di opportunità ancora da cogliere all’estero. Block sta gradualmente espandendo la propria presenza globale, ma l’internazionalizzazione comporta costi significativi e tempi lunghi prima di raggiungere la scala necessaria per impattare materialmente i risultati finanziari.
Un elemento positivo è l’aumento della quota di GPV proveniente da venditori di medie dimensioni (con un volume annualizzato superiore a $500.000), salita al 42% rispetto al 40% dell’anno precedente. Questa tendenza suggerisce che la strategia di espansione verso clienti più grandi sta dando i suoi frutti, potenzialmente migliorando la redditività grazie alle economie di scala.
Jack Dorsey ha dedicato parte significativa della lettera agli azionisti a spiegare gli investimenti realizzati nell’infrastruttura tecnologica di Square. “Abbiamo rivisto completamente la tecnologia che sostiene Square, passando da una soluzione di pagamenti a una piattaforma di commercio”, ha affermato. Un cambiamento fondamentale che potrebbe consentire all’azienda di offrire una gamma più ampia di prodotti commerciali e fornire ai venditori maggiore flessibilità .
L’azienda ha anche migliorato il processo di onboarding dei venditori e lanciato una nuova app unificata per Square, combinando la potenza e la funzionalità di cinque app in una sola. Un’iniziativa che potrebbe migliorare significativamente l’esperienza utente e facilitare l’adozione di servizi aggiuntivi.
Questi investimenti strategici potrebbero rivelarsi vincenti nel lungo periodo, ma richiedono tempo per manifestare pienamente il loro impatto sui risultati finanziari. Una realtà che sembra essere sfuggita a molti investitori focalizzati principalmente sui risultati immediati.
Dorsey ha dedicato spazio nella lettera agli azionisti anche all’intelligenza artificiale, identificata come priorità strategica. “La nostra iniziativa numero uno nella nostra roadmap strategica per realizzare tutto questo è investire pesantemente nella costruzione di strumenti di intelligenza artificiale applicata per eliminare il lavoro meccanico sia per noi stessi in tutta la nostra attività sia per i nostri clienti”, ha scritto il CEO.
L’azienda ha già lanciato un progetto chiamato “codename goose”, un agente AI open source che automatizza la maggior parte delle attività di ingegneria e aiuta a ridurre la manutenzione e il lavoro ripetitivo. Un’innovazione che potrebbe migliorare significativamente l’efficienza operativa nel lungo termine.
Di fronte a queste prospettive contrastanti, gli investitori si trovano di fronte a un classico dilemma: dare fiducia alla visione a lungo termine articolata da Dorsey o concentrarsi sui segnali di rallentamento evidenziati dai risultati immediati?
Per chi crede nella trasformazione digitale dei servizi finanziari e nella capacità di Block di costruire un ecosistema integrato che colleghi commercianti e consumatori, l’attuale correzione potrebbe rappresentare un’opportunità di acquisto interessante. L’azienda mantiene una posizione solida in due settori in espansione, una vasta base utenti e una leadership visionaria.
Inoltre, Block dispone di una liquidità abbondante, con $10,7 miliardi disponibili tra contanti, equivalenti, liquidità vincolata e investimenti in titoli di debito negoziabili. Una posizione finanziaria che consente all’azienda di investire nelle proprie priorità strategiche e di continuare il programma di riacquisto di azioni, con $2,7 miliardi ancora disponibili.
D’altra parte, gli investitori più cauti potrebbero preferire attendere segnali concreti di una ripresa della crescita prima di tornare a investire con convinzione. In un contesto macroeconomico incerto e con tassi di interesse elevati, le aziende valutate principalmente sulla crescita futura piuttosto che sulla redditività attuale tendono a subire pressioni valutative significative.
Block si trova indubbiamente in un momento cruciale della sua evoluzione aziendale. Dopo anni di crescita esplosiva, sta ora affrontando la sfida di reinventarsi per mantenere lo slancio in mercati sempre più maturi e competitivi.
La visione di Dorsey di costruire una “rete di quartiere” che connetta venditori, acquirenti, personale e artisti, ciascuno rafforzando positivamente l’altro, è affascinante e potenzialmente trasformativa. Ma realizzare questa visione richiederà tempo, investimenti significativi e un’esecuzione impeccabile.
I prossimi trimestri saranno determinanti per capire se la decelerazione attuale rappresenti solo una pausa temporanea prima di una nuova fase di crescita accelerata o se indichi un cambiamento strutturale nella traiettoria dell’azienda. Gli investitori attendono con impazienza i risultati del primo trimestre 2025, previsti per maggio, che forniranno indizi cruciali sulla direzione futura di Block.
Nel frattempo, il titolo potrebbe continuare a mostrare volatilità , oscillando tra l’entusiasmo per le innovazioni annunciate e la preoccupazione per i segnali di rallentamento. Un’incertezza che riflette perfettamente la natura duplice di Block: un’azienda con radici solide nel presente ma con lo sguardo fermamente rivolto al futuro.
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